
Perché la Soka Gakkai si definisce un’organizzazione laica?
La Soka Gakkai non ha preti o templi, ma una leadership laica e dei centri culturali. Ognuno pratica quotidianamente a casa propria e anche le
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La Soka Gakkai non ha preti o templi, ma una leadership laica e dei centri culturali. Ognuno pratica quotidianamente a casa propria e anche le

In Giappone, tradizionalmente, si usa stare in ginocchio (seduti sui polpacci), ma questa posizione non è assolutamente obbligatoria. Chi vuole può usare la sedia, avendo l’attenzione di mantenere la schiena dritta: non avrebbe senso, infatti, provare dolore o fastidio mentre si recita Daimoku e Gongyo.
< Torna a Domande e Risposte… Nel secondo capitolo del Sutra del Loto Espedienti leggiamo tre volte i “Dieci Fattori”. “Fattore” significa “è vero così
Non c’è un punto dell’Oggetto di culto predefinito dove concentrarsi: ci si concentra dove viene più naturale posare lo sguardo. Si può, ad esempio, guardare verso la parte centrale del mandala dove sono iscritti gli ideogrammi di Nam-myoho-renge-kyo, ma va altrettanto bene osservare per intero l’Oggetto di culto. Si recita con gli occhi aperti, ma coloro che hanno problemi con la vista possono recitare Daimoku immaginando il Gohonzon in cuor proprio.
In definitiva ciò che conta è la serietà e la profondità della propria preghiera.
Congiungere i palmi della mano e tenerli all’altezza del petto (giapp. gassho) è una delle forme di saluto che si usavano in India fin dall’antichità.
Tradizionalmente, le principali offerte al Gohonzon sono i sempreverdi, le candele e l’incenso. Nichiren Daishonin afferma: «Sia che tu invochi il nome del Budda, che
Si possono utilizzare riproduzioni del Gohonzon (riprese da internet, fotografate o fotocopiate) o applicazioni audio di Daimoku e Gongyo? No, nel modo più assoluto. Spesso

Il convegno “Riflettere, unirsi, agire: dialoghi per un futuro comune”, promosso dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dal Club of Rome, dalla Fondazione Aurelio Peccei, dall’Università La Sapienza, dalla Fondazione Be The Hope e da The Fifth Element, si è svolto all’interno del Centro Congressi della Sapienza con l’obiettivo di esplorare il rapporto tra essere umano, natura e futuro e delineare percorsi concreti di trasformazione culturale e sociale.

La mostra “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, in occasione della sua centesima tappa, approda al Parlamento Europeo a Strasburgo. Il 25 novembre, durante i giorni della seduta plenaria, l’esposizione è stata inaugurata da Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo. Sono inoltre intervenuti Pina Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, Ignazio Marino, vicepresidente Green/Efa e di Roberto Francini, presidente della Fondazione Be the Hope.

Una nuova casa rifugio a Padova con sostegno specializzato per i minori, equipe di emergenza h24 a Pescara, figure antenna per intercettare il bisogno nei luoghi di prossimità e strumenti per il “dopo”: ecco i progetti sostenuti dall’8×1000 della Soka Gakkai Italiana contro la violenza di genere.

Il 17 novembre, nell’ambito della COP30 delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici a Belém (Brasile), la Fondazione Be The Hope, attraverso il progetto Cambio io, cambia il mondo, ha organizzato l’evento “Learning, Reflection and Empowerment for Climate Action. A dialogue on challenges and best practices” (Educazione, riflessione ed empowerment per l’azione climatica. Un dialogo su sfide e buone pratiche).

Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), lancia “Generation Trust: A Global Climate Story in the Making”, un nuovo documentario che mette in luce l’azione climatica guidata dai giovani in cinque regioni del mondo. Il progetto è sostenuto con i fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Un convegno in occasione del 40° anniversario della pubblicazione italiana del dialogo Peccei-Ikeda “Campanello d’allarme per il XXI secolo”. L’evento si svolge il 29 novembre all’Università La Sapienza di Roma

L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce tutti coloro che in Italia praticano il Buddismo di Nichiren Daishonin, maestro giapponese del 13esimo secolo, e che si riconoscono nei principi e scopi della Soka Gakkai, organizzazione che promuove su scala mondiale i valori della pace, della cultura e dell’educazione.
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