Con fiducia nelle infinite potenzialità umane
È un grande onore poter esprimere tutto il mio rispetto in occasionedel cinquantesimo anniversario della fondazione del Club di Roma.
Il Club di Roma è stato un precursore nel segnalare le crisi globali che oggi sono così evidenti. Questi avvertimenti nascevano da un impegno olistico per il futuro dell’umanità.
Nel corso degli anni, ho avuto il privilegio di incontrare i leader delClub di Roma, Aurelio Peccei, Ricardo Díez-Hochleitner e ErnstUlrich von Weizsäcker, e di condurre con loro approfonditediscussioni riguardo le sfide globali, in seguito pubblicate in libridi dialoghi.
Attraverso questi scambi, siamo arrivati a un’intesa comune: le crisi che l’umanità si trova ad affrontare potranno essere risolte soltanto tramite la fiducia nelle infinite potenzialità degli esseri umani e una rinnovata attenzione alla trasformazione positiva di ogni singolo individuo.
Quest’anno ricorrono centodieci anni dalla nascita del dottor Peccei, il co-fondatore del Club
di Roma. Il ricordo dei nostri incontri è indelebilmente inciso nel mio cuore. Come un padre
affettuoso e fiducioso, Peccei ha condiviso con me, con franchezza e passione, le sue opinioni
e le sue intuizioni più profonde. Sono stato profondamente colpito da Aurelio Peccei e gli
sarò sempre grato.
Dopo la sua scomparsa, ho avuto l’opportunità di incontrare i suoi figli, Roberto e Riccardo,
con i quali abbiamo discusso dell’importanza di continuare a lavorare per gli obiettivi e
ideali ai quali il dottor Peccei aveva consacrato la sua vita. Abbiamo anche discusso delle
grandi speranze che Peccei riponeva nei giovani e nella loro capacità di cambiare
il mondo. Condivido pienamente questa convinzione.
Lo scorso giugno, durante una conferenza stampa che si è tenuta a Roma, il premio Nobel per la Pace, l’argentino Adolfo Pérez Esquivel e io abbiamo presentato un appello alla resilienza e alla
speranza rivolto ai giovani di tutto il mondo (NR, 630, 17).
In esso incoraggiamo i giovani a fare passi concreti nel contesto della loro realtà quotidiana.
Non c’è sfida che non possa essere risolta se i giovani si uniscono in modo solidale e agiscono insieme pur rimanendo ognuno nella propria realtà e mantenendo la propria identità culturale e spirituale. I giovani sono gli agenti del cambiamento, i leader di questa era, che rispondono alle speranze e ai sogni di tutte le persone del mondo.
Concludo questo messaggio di felicitazioni esprimendo la mia determinazione di continuare a sostenere l’impegno del Club di Roma lavorando con i giovani di tutto il mondo sulla base di un senso di responsabilità condivisa per il futuro dell’umanità.
Insieme ai miei migliori auguri per il successo di questa storica Conferenza per il cinquantesimo anniversario, vorrei offrire le mie più sentite preghiere per l’ulteriore sviluppo del Club di Roma e per la salute e il continuo successo di tutti i nostri illustri amici presenti oggi.
16 ottobre 2018
Daisaku Ikeda
presidente della Soka Gakkai Internazionale