Mercoledì 25 giugno, 71 persone rifugiate sono arrivate all’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, con un volo organizzato da UNHCR – Agenzia Onu per i Rifugiati – proveniente dalla Libia.
Il loro ingresso in Italia è stato reso possibile grazie al protocollo sui corridoi umanitari tra ministero dell’Interno e ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sottoscritto due anni fa da Unhcr, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Caritas e Chiesa Valdese con l’obiettivo di accogliere In Italia 1500 persone rifugiate nell’arco di tre anni. I corridoi umanitari sono un canale sicuro e legale per tutte le persone costrette a migrare a causa di guerre, conflitti, persecuzioni, violazioni dei diritti umani, povertà, disastri naturali e che cercano di raggiungere l’Europa in modo sicuro.




L’arrivo di mercoledì 25 giugno a Roma include il gruppo di persone che verrà preso in carico dall’Arci nella propria rete di Circoli Rifugio, più di 20 circoli diffusi in 13 regioni.
Il progetto “Circoli Rifugio – Più corridoi per la libertà”, realizzato da Arci Nazionale grazie ai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha implementato oltre 10 corridoi umanitari dal Pakistan – per cittadine e cittadini afghani – e dalla Libia, consentendo a 297 persone di raggiungere l’Italia negli ultimi due anni ed essere accolte dalla rete dei circoli ARCI. Obiettivo del progetto è garantire un’accoglienza diffusa e dignitosa basata sul coinvolgimento attivo dei territori e delle comunità locali al fine di sostenere percorsi di inclusione personalizzati, attraverso l’offerta di corsi di lingua, orientamento legale, inserimento scolastico per i minori, formazione professionale e accompagnamento al lavoro. Tutto ciò nell’ottica di accompagnare le persone nel recupero di una propria vita libera, sicura e autonoma nei paesi di accoglienza.
Attraverso i corridoi umanitari, per ora limitati nei numeri, è possibile sostenere e accompagnare le persone che sono costrette alla fuga per proteggere la propria vita, offrendo loro speranza per il futuro e contrastando allo stesso tempo il fenomeno della tratta di esseri umani.
Nel pomeriggio del 25 giugno si è svolta una conferenza stampa in cui sono intervenuti Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Walter Massa, presidente di Arci Nazionale e Filippo Ungaro, portavoce di UNHCR Italia.
Massa, a nome di tutti i Circoli Rifugio, si è dichiarato orgoglioso di ospitare le persone rifugiate e dare loro la possibilità di costruire una nuova vita lontano dalle guerre e dalle discriminazioni, sottolineando come l’impegno di Arci rimanga quello di battersi per un mondo libero dalle frontiere e in cui le persone possano muoversi liberamente e costruirsi una nuova vita. Ungaro ha fatto notare che il numero delle persone rifugiate nel mondo è raddoppiato negli ultimi dieci anni raggiungendo la cifra preoccupante di 122 milioni, a fronte invece dei tagli che i governi hanno operato in questi anni a discapito delle organizzazioni che si impegnano per garantire i diritti delle persone costrette a lasciare il proprio paese. “In quest’ottica – ha affermato- i corridoi umanitari rappresentano un’ancora di salvezza per tutte queste persone.” Anche Impagliazzo ha voluto sottolineare come i corridoi siano una risposta forte al male delle guerre nel mondo che causano numerose sofferenze, tra cui quella di dover lasciare la propria casa.
Per saperne di più, visita la pagina del progetto: https://ottopermille.sokagakkai.it/progetto/circoli-rifugio-piu-corridoi-per-la-liberta-2/