Riflettere, unirsi, agire: il futuro come responsabilità condivisa

Roma, 29 novembre 2025 – Il convegno “Riflettere, unirsi, agire: dialoghi per un futuro comune”, promosso dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dal Club of Rome, dalla Fondazione Aurelio Peccei, dall’Università La Sapienza, dalla Fondazione Be The Hope e da The Fifth Element, si è svolto all’interno del Centro Congressi della Sapienza con l’obiettivo di esplorare il rapporto tra essere umano, natura e futuro e delineare percorsi concreti di trasformazione culturale e sociale.

L’apertura, affidata ad Alice Ferrario dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha richiamato il ruolo del dialogo nella costruzione di comunità inclusive. La Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, ha sottolineato la responsabilità delle università nella formazione di cittadini consapevoli, mentre Riccardo Peccei, della Fondazione Aurelio Peccei e figlio di Aurelio, ha richiamato l’urgenza di risposte integrate alle crisi globali. Il Prorettore alla Sostenibilità della Sapienza, Livio De Santoli, ha evidenziato la necessità di una visione strutturale e di lungo periodo. Con un messaggio, Carlos Álvarez Pereira, segretario generale del Club of Rome, ha invitato a recuperare l’immaginazione collettiva, e Anna Conti, vicepresidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha rimarcato il valore dell’incontro tra spiritualità, scienza e impegno civile.

Il primo panel, moderato da Stella Bianchi della Fondazione Be The Hope, ha messo al centro l’interdipendenza tra esseri umani ed ecosistemi. Giuseppe Buffon, professore di Storia della Chiesa moderna e contemporanea alla Pontificia Università Antonianum, ha interpretato la crisi ambientale come crisi di senso, richiamando una riconnessione simbolica con la natura, facendo riferimento all’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco. Fausto Manes, professore emerito di Ecologia alla Sapienza, ha illustrato il declino dei servizi ecosistemici e la rilevanza della prospettiva “One Health”.

Il secondo panel, guidato da Diva Tommei, presidente della Fondazione Aurelio Peccei, ha affrontato i nodi culturali e politici delle transizioni in corso. Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS e professore di Economia statistica all’Università Tor Vergata, ha indicato l’Agenda 2030 come quadro imprescindibile. Mariella Nocenzi, professoressa di Sociologia alla LUMSA e membro del Comitato sostenibilità della Sapienza, ha evidenziato le difficoltà generate dalla frammentazione sociale. De Santoli ha ribadito che la transizione energetica e ambientale richiede nuovi modelli economici e culturali, oltre le tecnologie.

Un momento centrale è stato il ricordo del dialogo tra Aurelio Peccei e Daisaku Ikeda: Robert Harrap della SGI Europea ha richiamato il valore della “rivoluzione umana” come motore della trasformazione sociale, mentre Gianfranco Bologna, Club of Roma, ha sottolineato l’unità tra ecologia e giustizia sociale e l’importanza di un approccio sistemico.

Nel terzo panel, moderato da Giulia Pellizzato della Fondazione Be The Hope, è emerso il ruolo decisivo delle nuove generazioni, anche alla luce dei recenti Patto sul Futuro e Dichiarazione per le future generazioni adottati dalle Nazioni Unite. Mariaclaudia Cusumano (Global Lead dell’iniziativa Youth4Climate per UNDP Rome Center) ha insistito sulla connessione tra saperi e culture diverse; Iris Nicomedi (Direttrice esecutiva del progetto Cambio io cambia il mondo della Fondazione Be The Hope) sull’educazione e sulla centralità dell’azione di ogni singolo individuo; Maria Vittoria Dalla Rosa Prati, coordinatrice del Gruppo Giovani ASviS, sulla necessità di includere stabilmente la prospettiva delle generazioni future nelle politiche pubbliche; Roxani Roushas, Global Lead dell’iniziativa Youth4Climate per UNDP Rome Center, sull’esigenza di restituire rappresentanza ai gruppi marginalizzati e sviluppare una visione civica orientata al futuro.

A fare da filo conduttore della giornata è stato il metodo del dialogo: dopo ogni panel, il pubblico è stato coinvolto in brevi momenti di riflessione condivisa, trasformando l’ascolto in partecipazione attiva e rimarcando il valore di un processo realmente collettivo.

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RIFLETTERE, UNIRSI, AGIRE: DIALOGHI PER UN FUTURO COMUNE

29 NOVEMBRE 2025

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