Tokyo, 26 gennaio 2022

Il filosofo buddista e costruttore di pace Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale (SGI), il 26 gennaio ha pubblicato la sua quarantesima Proposta di Pace intitolata “Trasformare la storia umana: la luce della pace e della dignità” in cui offre suggerimenti concreti su come affrontare la crisi climatica, promuovere un’educazione inclusiva e realizzare il disarmo nucleare.

L’ambasciatore Anwarul K. Chowdhury, ex sottosegretario generale dell’ONU e Alto rappresentante e fondatore del Movimento globale per la cultura della pace, ha così commentato: «Non conosco nessuno che abbia messo in luce costantemente, incessantemente e concretamente il ruolo e la responsabilità delle Nazioni Unite per un periodo di tempo così lungo, come ha fatto il presidente Ikeda. Nelle sue Proposte di Pace di questi quarant’anni sono contenute idee brillanti e suggerimenti importanti per il bene dell’umanità. Mi incoraggia come egli abbia sottolineato che l’empowerment delle persone sia uno degli elementi fondamentali per la costruzione della “cultura della pace”».

Per quanto riguarda la risposta dell’umanità alla pandemia, Ikeda ha lanciato un appello per una solidarietà basata sulla consapevolezza della nostra interconnessione, affermando: «Credo fermamente che il fattore chiave nel determinare la direzione della storia si rivelerà essere stato non tanto il virus, bensì noi esseri umani».

Egli sottolinea la necessità di affrontare le disuguaglianze evidenziate dalla pandemia, e che la parità di genere e l’empowerment delle donne sono cruciali per superare la crisi e costruire una società globale che promuova la dignità umana.

Rispetto alle questioni ambientali, Ikeda chiede sforzi più coordinati per l’attuazione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, della Convenzione sulla diversità biologica e della Convenzione per combattere la desertificazione, affermando: «Il cambiamento climatico, la biodiversità e la desertificazione sono questioni profondamente interrelate, e di conseguenza lo sono anche le loro soluzioni».

Egli propone inoltre la creazione di un comitato dei giovani con funzione consultiva nei confronti dell’ONU riguardo alla protezione generale dei “beni comuni globali”, ossia le risorse ambientali essenziali per tutta l’umanità.

Preoccupato dell’impatto delle calamità sull’educazione, Ikeda suggerisce che il Transforming Education Summit delle Nazioni Unite, previsto a settembre, si concentri sull’educazione nelle situazioni di emergenza, sull’educazione inclusiva e sull’educazione per la cittadinanza globale.

In vista della Prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) prevista a marzo di quest’anno, Ikeda sottolinea l’urgenza di “disintossicarci” dalle dottrine di sicurezza dipendenti dall’esistenza delle armi nucleari e chiede con forza al Giappone e agli altri Stati facenti parte di alleanze nucleari, così come agli Stati possessori di armi nucleari di partecipare alla Conferenza come osservatori, esprimendo con queste parole la sua convinzione: «Sono sicuro che il fatto stesso che i paesi che non hanno ancora firmato o ratificato il TPNW comincino a riconoscerne il vero valore e significato catalizzerà l’energia e il volere politico necessari a mettere fine all’era delle armi nucleari».


La Soka Gakkai è una organizzazione buddista globale che promuove la pace, la cultura e l’educazione basandosi sul rispetto della dignità della vita. La Soka Gakkai Internazionale (SGI) è una ONG con status consultivo presso l’ECOSOC dell’ONU. Ogni anno il presidente della SGI Daisaku Ikeda pubblica una proposta di pace il 26 gennaio per commemorare la data di fondazione della SGI nel 1975.

(La proposta completa in lingua inglese sarà disponibile a metà febbraio 2022.)

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