L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai accoglie con grande gioia la ratifica, da parte dell’Honduras, del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) il 24 ottobre 2020, in occasione della 75a Giornata delle Nazioni Unite, che segna l’inizio della Settimana Internazionale per il Disarmo.
È stata raggiunta la soglia di ratifica di cinquanta Stati e pertanto tra novanta giorni, il 22 gennaio 2021, il Trattato entrerà in vigore diventando il primo strumento internazionale che rende illegali le armi nucleari.
Quest’anno segna il significativo traguardo di settantacinque anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Desideriamo esprimere il più profondo rispetto e apprezzamento a tutti coloro che sono stati coinvolti nella lunga lotta per un mondo libero dal flagello delle armi nucleari: hibakusha, gli Stati che hanno avuto un ruolo di primo piano in questo sforzo, le Nazioni Unite e le loro agenzie, le organizzazioni internazionali, così come i nostri amici e colleghi della comunità delle ONG come la Campagna internazionale per l’Abolizione delle armi nucleari (ICAN) e la Rete Italiana per la Pace e il Disarmo con la quale abbiamo collaborato nel corso degli anni.
L’entrata in vigore del TPNW stabilisce la norma fondamentale che le armi nucleari sono soggette a un divieto totale. Questo ha un profondo significato storico. C’è da sperare che un numero maggiore di paesi ratificherà il Trattato al momento della sua entrata in vigore, rafforzandolo ulteriormente come norma di divieto. Allo stesso tempo, speriamo sinceramente che il significato e lo spirito del Trattato siano ampiamente diffusi tra la popolazione mondiale.
Confidiamo anche nel fatto che lo stigma che inevitabilmente si andrà formando con riguardo agli Stati non firmatari possa indurli a rivedere posizioni di ostilità al Trattato, andando invece incontro alle richieste e ai desideri della stragrande maggioranza dei cittadini e delle cittadine del mondo.
Alcuni hanno criticato il fatto che il TPNW, non tenendo conto di prospettive di sicurezza realistiche, abbia approfondito il divario tra gli Stati dotati di armi nucleari e quelli da loro dipendenti e gli Stati privi di armi nucleari. Come buddisti, tuttavia, non possiamo assolutamente affidare la sicurezza delle nostre vite e dei nostri Paesi alle armi nucleari.
La vera causa del divario va cercata nella condizione di stallo pluridecennale nell’adempimento dell’obbligo degli Stati dotati di armi nucleari di raggiungere il disarmo nucleare stabilito nel Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP). Il TPNW è stato istituito come misura concreta per attuare tale obbligo.
In questo senso, ci auguriamo vivamente che gli Stati dotati di armi nucleari e gli Stati dipendenti dal nucleare, inclusa l’Italia, partecipino (come consentito dal Trattato) alla prima riunione degli Stati parte del TPNW che si terrà entro un anno dalla sua entrata in vigore, dove potranno prendere in considerazione una serie completa di passi concreti per abolire le armi nucleari e il modo migliore per adempiere ai loro obblighi di disarmo nucleare.
Siamo profondamente preoccupati per l’inizio di una nuova grave corsa agli armamenti in tutto il mondo. La modernizzazione e la miniaturizzazione delle armi nucleari stanno avanzando, minacciando di renderle sempre più efficaci. Per questo motivo l’entrata in vigore del TPNW è davvero significativa.
Spetta ora alla Società civile, ai cittadini di tutto il mondo, decidere se continuare a tollerare che l’umanità sia tenuta in ostaggio dalle armi nucleari o impegnarsi attivamente come forza irresistibile per la loro totale messa abolizione.
L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e la campagna Senzatomica – partendo dalla Dichiarazione del 1957 contro le armi nucleari del secondo Presidente Josei Toda – è ancora di più impegnato a continuare i suoi sforzi per espandere la solidarietà della popolazione globale verso la realizzazione di un mondo totalmente libero dalle armi nucleari.
Versione PDF del Comunicato dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai