TOKYO, 28 gennaio 2019 /PRNewswire/ — Il 26 gennaio Daisaku Ikeda, presidente del movimento buddhista Soka Gakkai International (SGI), ha inviato all’ONU la 37esima proposta di pace annuale con il titolo “Verso una nuova era di pace e disarmo: un approccio incentrato sulle persone.”
Il tema principale della proposta è la necessità di uno sforzo concertato per il disarmo, in particolare per accelerare i progressi verso l’abolizione degli armamenti nucleari in coerenza con il Trattato sul divieto delle armi nucleari del 2017 (TPNW). Ikeda sottolinea anche i pericoli derivanti dagli emergenti sistemi letali di armi autonome (LAWS) e propone l’immediata convocazione di una conferenza internazionale per elaborare un trattato che vieti tali armi.
Plaudendo all’Agenda del Disarmo del Segretario Generale ONU Antonio Guterres (maggio 2018), Ikeda prospetta un cambio di rotta sul concetto di sicurezza. Una “sicurezza” che non dev’essere riferita esclusivamente allo Stato o militare, bensì focalizzata sull’essere umano, un multilateralismo centrato sulla gente comune basato sullo sforzo di costruire un mondo in cui tutte le persone possano percepire una sicurezza degna.
Il leader buddista osserva quanto la complessità e l’entità delle sfide globali possano far sentire ai giovani che un cambiamento positivo sia impossibile. Egli si rivolge a loro affinché desistano da sentimenti di rassegnazione ed invece “andare incontro alle dure sfide del nostro tempo come agenti di cambiamento proattivo e contagioso.”
Ikeda ritiene urgente il coinvolgimento dei giovani, nella campagna per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in questo senso chiede l’espansione del’United Nations Academic Impact (UNAI), il network di università impegnato a sostenere gli SDG’s e propone una Conferenza mondiale di questi atenei nel 2020.
Il leader buddista nipponico accoglie con entusiasmo la designazione della gioventù quale punto focale della quarta fase del Programma Mondiale per l’Educazione ai Diritti Umani.
Tornando al tema dell’abolizione delle armi nucleari, Daisaku Ikeda si sofferma sull’espansione dei processi di ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), realizzando l’obiettivo della sua entrata in vigore, e sollecita la creazione di un gruppo, denominato Amici del TPNW, che riunirebbe gli Stati con un comune orientamento, finalizzato ad approfondire il dibattito e promuovere le ratifiche, sul modello degli Amici del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT). Propone dunque che proprio il Giappone prenda la leadership di questa iniziativa.
Ikeda si sofferma anche sul nuovo appello delle Città ICAN (ICAN Save My City) e sulla relativa iniziativa realizzata sui social media #ICANSave.
Guardando al 2020 alla Conferenza di revisione del Trattato di non-proliferazione nucleare (NPT), Ikeda invoca misure come la rimozione delle testate nucleari dallo stato di allerta elevata. Propone inoltre che nel 2021 si tenga una quarta sessione speciale dell’Assemblea Generale dell’ONU dedicata al disarmo (SSOD-IV).
Un altro focus sono gli SDG che riguardano la gestione delle risorse idriche. Ikeda si augura che Giappone, Cina e Corea del Sud lavorino insieme per sostenere i paesi di Medio Oriente e Africa in cui la domanda di riutilizzo delle acque e desalinizzazione sta crescendo.
La Soka Gakkai Internationale (SGI) è un network di 12 milioni di membri basato su comunità che promuovono l’Umanesimo buddista e la Pace in 192 Paesi del mondo. Il Presidente della SGI Daisaku Ikeda (1928 – ) fin dal 1993, il 26 gennaio di ogni anno, giorno in cui si celebra la fondazione del movimento religioso internazionale, elabora ed invia alle Nazioni Unite una Proposta di Pace, offrendo soluzioni ed una prospettiva buddista ai problemi globali del Pianeta.